La Conferenza Generale è di nuovo alle porte! Spesso, questo amato fine settimana arriva all’improvviso e quasi non crediamo che siano già passati 6 mesi.

Quale evento glorioso da celebrare. Non ho idea di cosa aspettarmi per questa speciale Conferenza Generale. Come sarà? Cosa accadrà? Ho così tante domande!

Una cosa che so per certo è che non ignorerò l’invito di Presidente Nelson ad essere preparati. Se ci sarà una Conferenza Generale speciale, voglio essere sicuro di partecipare al 100%. Probabilmente, questa è un’opportunità unica nella vita e non me la perderò!

Allora. Siete carichi adesso? Dopo questo mini-sermone, non avete anche voi voglia di urlare: “prepariamoci per questa Conferenza!”?

Probabilmente no. Non sono anziano Holland.

Al di là di quanto sia bravo come motivatore, una cosa rimane valida: Presidente Nelson ci chiede sempre di immergerci nella Restaurazione e di prepararci per questa Conferenza speciale.

Potrebbe voler dire molte cose ma, ecco 5 principi su cui penso tutti noi dovremmo concentrarci mentre ci prepariamo, per poter ricavare quanto più possibile da questo aprile 2023.

Linguaggio incentrato su Cristo

Gesù il CristoFacciamo un gioco. A tutti piacciono i giochi, no? Questo è facile, si chiama “Trova le differenze”. Cosa c’è di diverso nelle 4 citazioni seguenti?

  • Joseph Smith vide Dio Padre e Suo Figlio, Gesù Cristo.
  • Joseph Smith ha restaurato la verità e le ordinanze del Vangelo di Gesù Cristo.
  • Il Padre Celeste e Gesù Cristo apparvero a Joseph Smith.
  • Il Salvatore ha restaurato la verità e le ordinanze del Suo Vangelo tramite il Suo profeta, Joseph Smith.

Ok. Com’è andata? Sebbene contengano essenzialmente lo stesso messaggio, la più grande differenza tra i due set di domande è *rullo di tamburi* . . . dove poniamo l’ATTENZIONE.

Sì, lo so. Sembra semplice. Ed ovvio. E probabilmente anche risaputo.

Eppure, la maggior parte delle volte in cui sento parlare della Restaurazione del Vangelo, sento parole che si concentrano su Joseph Smith.

Joseph Smith restaurò il Vangelo, Joseph Smith ebbe la Prima Visione, Joseph Smith portò alla luce il Libro di Mormon. Sono tutte cose vere… più o meno.

Immaginate solo per un secondo gli effetti che avrebbe utilizzare un linguaggio incentrato su Cristo quando parliamo della Restaurazione.

All’improvviso, tutti i comandamenti, i cambiamenti, le dottrine e le direttive verrebbero inserite in un contesto più vasto ed interconnesso. Joseph Smith fu semplicemente un mezzo nelle mani del Signore per far avverare la Sua grande opera.

Cristo è il centro di tutto. Fu il Suo messaggio, non quello di Joseph, ad essere restaurato al mondo.

Non sto togliendo nulla a Joseph Smith. Egli fu un uomo di grande fede ed obbedienza. Fece del suo meglio per compiere tutto ciò che il Signore gli chiese.

Proprio come ai nostri giorni, come ha eloquentemente sottolineato l’anziano Holland durante la scorsa Conferenza Generale, tutto ciò che accadde nel 1800 era collegato all’opera del Salvatore.

Gesù Cristo è il Salvatore del mondo. Egli merita tutte le attenzioni.

Vedi anche: La chiesa mormone è stata organizzata da Joseph Smith?

La fallibilità dei profeti

Perché abbiamo bisogno di un profeta - prepararci a questa Conferenza GeneraleSì, un altro tema abbastanza ovvio. Beh, per la cronaca, ho detto “rispolverare” nel titolo.

È difficile credere con tutto il cuore nei profeti e negli apostoli viventi e nel Vangelo di Gesù Cristo ed allo stesso tempo che i fratelli che guidano la Chiesa, a volte, possano commettere degli errori. È quasi contraddittorio. O almeno, così sembra.

Penso che siamo bravi ad “ammettere” che i nostri dirigenti non siano perfetti. Quello in cui molti di noi trovano difficoltà è crederci.

Almeno, per me è stato così. Mi sono ritrovato a difendere i fratelli a tutti i costi, letteralmente fino ad una settimana fa. Poi ho ascoltato l’anziano Soares parlare ad un devozionale e, finalmente, ho visto una persona reale che provava a fare del suo meglio.

Ad un certo punto, ha implorato il pubblico di “avere pazienza con i fratelli”. Stavano facendo del loro meglio ed avevano bisogno di tutte le preghiere e di tutta la fede che i membri potevano avere.

Ero così commosso. Ecco un apostolo del Signore che implorava la pazienza. Alla fine, per la prima volta nella mia vita, ho finalmente capito. Questi uomini, realmente, non sono perfetti.

Hanno i loro difetti. Hanno le loro opinioni. Hanno le loro prove.

Tuttavia, non è forse questo che rende la loro dedizione al Vangelo molto più sorprendente? Poiché, nonostante tutto, fanno del loro meglio per servire il Signore.

Lo stesso vale per Joseph Smith.

Non tutto ciò che egli disse o fece era giusto. Ci furono numerosi momenti in cui non seguì i comandamenti di Dio. Tuttavia, quando Joseph fu più in sintonia con le Sue direttive, Cristo fu in grado di fare avanzare ancora di più la Sua opera qui sulla terra.

Vedete cosa ho fatto qui? Linguaggio incentrato su Cristo. Fa la differenza.

Vedi anche: Perché abbiamo bisogno di un profeta?

Obbedienza perfetta

riflettere e pregareAvete mai sentito il detto: “È più facile essere obbedienti il 100% delle volte che essere obbedienti il 98% delle volte”?

No, non ho idea di chi l’abbia detto. Però è vero. Pensateci.

Quando ci sforziamo di essere obbedienti il 100% delle volte, non ci sono dubbi in merito alle scelte che stiamo compiendo. Non ci sono ripensamenti. C’è solo un “andare e fare”, come Nefi.

Un’obbedienza perfetta è qualcosa che credo stia gradualmente mancando in Chiesa.

Sembra che sempre più persone cadano nella subdola trappola della piccola giustificazione e della razionalizzazione. Non è certamente una nuova tattica, ma si è diffusa soprattutto con l’invenzione di internet e dei social media.

È facile giustificare un film inappropriato quando altri amici membri lo guardano. Infrangere la legge di castità non include incontrare qualcuno solo per pomiciare se anche tutti gli altri lo fanno, no?

La verità è che c’è un modo per obbedire con ESATTEZZA ai comandamenti di Dio pur essendo pieni di amore, speranza, bontà fraterna e al passo con i tempi moderni.

Quando Cristo chiamò Joseph come profeta, non si aspettava che fosse perfetto. Tuttavia, si aspettava che facesse del suo meglio. Si aspettava obbedienza PERFETTA per quanto possibile per lui.

Allo stesso modo, Egli si aspetta un’obbedienza perfetta da noi. Sbaglieremo, ma questo non significa che dovremmo smettere di provarci.

Rendere conto a Dio

occhi nuovi - prepararci a questa Conferenza GeneraleRagazzi, questo è un tema profondo. Ma è anche un tema che non riguarda solo l’essere sbagliati ed imperfetti.

Una delle prime volte in cui ricordo di aver ricevuto una risposta diretta da Dio, fu quando gli chiesi se fossi stato perdonato per i miei peccati.

Non riesco neppure ad esprimere l’amore che sentii nel momento esatto in cui glielo domandai. Da quel momento seppi che ero stato perdonato. Fu un’esperienza che porto sempre con me, soprattutto quando sento di aver commesso degli sbagli.

Tra l’andare in chiesa, studiare le scritture ed essere un esempio per coloro che si sforzano di seguire Cristo, è facile sentirsi schiacciati da “tutto quello che dobbiamo fare” per essere Suoi discepoli. La lista sembra infinita, no?

Non dobbiamo mai fare affidamento solo sulla nostra saggezza per capire come progredire.

Il nostro Padre Celeste ci invita a “prendere consiglio da Lui in tutte le nostre azioni” (Alma 37:37).

Egli non ci darà una lista di tutto ciò che dobbiamo fare. Ma ci aiuterà semplicemente a compiere il passo successivo e ci ricorderà costantemente ciò che stiamo già facendo nel modo giusto.

Ditegli cosa sta succedendo. Ponetegli delle domande. Raccontategli della vostra giornata e delle vostre scelte. Rendere conto a Dio non vuol dire presentarsi dinanzi a Lui e raccontargli tutto ciò che non siamo. Significa piuttosto parlargli di tutto ciò che siamo e poi diventare migliori.

Immaginate di arrivare ad aprile 2020 dopo mesi di dialogo aperto con il nostro Padre Celeste. Immaginate ciò che possiamo ricavare se abbiamo già fatto dei progressi ed abbiamo superato gli ostacoli che ci tenevano a freno.

Cosa avrà allora Dio da dirci? C’è solo un modo per scoprirlo…

Amare

Probabilmente, l’attributo più ammirevole di Joseph Smith, almeno nel mio libro, era la sua capacità di amare e servire gli altri nonostante tutto ciò che dovette affrontare.

I critici della Chiesa spesso pongono in evidenza i suoi errori, ma non si rendono conto della differenza che fece nelle vite di così tante persone nonostante le sue prove.

L’amore è l’attributo supremo del Vangelo. È ciò che connette in modo più profondo noi agli altri, e noi a Dio Padre e Suo Figlio.

Satana sta attaccando l’amore. Egli vuole che ogni uomo pensi a se stesso. Vuole l’amore fuori dai giochi. Vuole che il sacrificio non sia più considerato nobile. Vuole che gli sforzi (per gli altri) non siano più considerati ammirevoli.

Satana sta facendo tutto il possibile per privare il mondo di questo attributo celeste.

Eppure, questo attributo ha gettato le fondamenta del Vangelo.

Iniziò con un Uomo Perfetto che diede la Sua vita per tutta l’umanità. Continuò con un uomo umile che dedicò la sua vita a servire il Salvatore.

La Restaurazione del Vangelo consiste nel provvedere alla salvezza e all’esaltazione della famiglia umana. Cosa risiede nel cuore delle famiglie? Cosa c’è nel cuore di tutte le cose? Sì, l’amore.

In un mondo che ruota all’incontrario, dobbiamo essere in grado di ruotare nel verso giusto.

Secondo il mio modesto parere, nulla ci preparerà meglio per questa Conferenza Generale speciale e, in seguito, per la Seconda Venuta di Gesù Cristo, della capacità di amare e servire il nostro prossimo.

Se ci impegneremo a servire, insegnare e sollevare coloro che ci circondano, ci avvicineremo automaticamente al Salvatore. La nostra fede sarà rafforzata. Saremo più determinati a sopportare le nostre croci e seguire Colui che ha reso possibile la felicità eterna.

Cercate di amare e troverete una rinnovata devozione al Salvatore ed al Suo Vangelo.

Vedi anche: L’Amore di Dio: imparare a sentirlo e riconoscerlo nelle nostre vite

Siate preparati

Ero serio quando ho detto che non rischierò di perdere quest’opportunità. Aprile sarà spettacolare. Meraviglioso. Continuate con qualsiasi superlativo che vi venga in mente.

Il potere di questa Conferenza Generale deriverà principalmente da tutti coloro che hanno rinnovato la propria testimonianza della restaurazione del Vangelo di Cristo.

Immaginate un mondo pieno di persone che irradiano riconoscenza per la Restaurazione. Possiamo sentirci più uniti. Possiamo essere edificati come non lo siamo da molto tempo.

Eccomi di nuovo sul pulpito con un altro sermone.

Non posso farci niente, quindi resto qui. Continuo ad urlare e dire a tutti di essere preparati.

Siate pronti. E siate edificati ad Aprile.

Questo articolo è stato scritto da Conner Johnson ed è stato tradotto da Sara Mondelli.