La storia di Preston

Vicino a casa mia c’è questa strada e mi ricordo che pensavo: “se questa depressione non se ne fosse andata, se volevo veramente e semplicemente farla finita, allora sarei potuto andare contro al dosso che c’era su quella strada. Subire un incidente stradale, e così sarebbe tutto finito.

La mia storia inizia nel 2006. Dopo aver vissuto allo sbaraglio per alcuni anni con mio fratello, facendoci di eroina e cocaina, non mi piaceva più chi ero diventato o chi stavo diventando, ma non pensavo ci fosse un modo per poter tornare indietro.

Ricordo che io e mio fratello vivevamo in un seminterrato. Eravamo in crisi d’astinenza. Erano passate circa 48 ore da quando ci eravamo fatti l’ultima volta ed ero arrivato al punto che avevo bisogno di drogarmi tanto quanto avevo bisogno di respirare.

Uno dei nostri spacciatori ci ha detto che potevamo provare a rubare dei jeans e barattarli con la mafia messicana per dei sacchetti di eroina. Avevo molta paura, e penso che avessi molta più paura per la vita di mio fratello che per la mia.

Normalmente le dipendenze non si combattono da soli. Hai un sacco di amici, ma dopo un po’ di tempo, potresti perdere un amico o due o tre o quattro.

Recupero dalla Dipendenza dalla Droga

La paura mi fece toccare il fondo. Un giorno siamo tornati a casa, e non sapevo cosa stesse succedendo. Tutta la famiglia si è radunata e seduta insieme e ci hanno detto: “vogliamo parlare del vostro problema con la droga”.

E poi hanno iniziato a parlare a turno di come volevano che smettessimo, e mi ricordo che mentivo a riguardo. Ciò che mi ha colpito davvero è stato mio fratello minore, Jeremy. Si vedeva che non capiva cosa stesse succedendo.

Poi mi ha guardato, ed ha detto: “io rivoglio solamente indietro mio fratello”. E quello è stato l’inizio della mia svolta. Mi ricordo che ero seduto al centro di riabilitazione, e mi ricordo queste persone che erano sobrie e che sembravano essere felici. Ma io dentro di me non ero felice, ero pieno di vergogna. Sentivo che non mi meritavo l’amore di Dio.

Quando iniziarono a parlare del secondo passo, di come potessi essere ricondotto ad una guarigione spirituale, era una cosa che mi affascinò molto.

Dovevo sapere se fosse vero ed in modo particolare dovevo sapere se potevo essere perdonato, perché ero convinto che se non avessi ricevuto una risposta allora non ci sarebbe stata davvero nessuna speranza. Perché restare qui?

Perciò quella notte, quando mi sono inginocchiato, non ho detto neanche una parola. Non riuscito a dire nemmeno una parola perché ho provato un enorme… un enorme senso di amore.

Quel sentimento è durato per quelli che mi sono sembrati 10 minuti. Io sono rimasto lì, incantato da questo potere, da questa travolgente sensazione di pace che non ho mai provato prima in tutta la mia vita.

E quello è stato l’inizio della mia guarigione. Quello è stato il momento in cui sapevo che: “Ok. Va bene. Egli è qui. Egli è qui”.