La storia di Giovanna, dal titolo “L’artista”, è un nuovo inserimento tra gli speciali di “Conosci i mormoni”, in Blu-ray e DVD, che è stato rilasciato nel Marzo 2015. In “Conosci i Mormoni”, vi sono le storie di alcuni membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni.

Giovanna Raccosta Nezhati si pone una domanda ogni mattina. “Mi sveglio ogni mattina pensando: ‘cosa posso fare di buono, oggi?’” ha detto in un’intervista telefonica, con il Deseret News. 

Conosciuta a livello nazionale, come ritrattista e madre di tre figli, Giovanna è anche impegnata in un evento gastronomico “Cena con noi “, una cena mensile, presso la missione di soccorso di Las Vegas ed è coinvolta nel servire sia nella sua comunità, che attraverso la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

Il video “L’artista” dura circa 15 minuti e riprende la famiglia Nezhati, il loro servizio presso la missione di soccorso e come questo l’abbia aiutata a trovare un terreno comune religioso con il marito, che ha deciso di farsi battezzare dopo le riprese del filmato. 

Guardando indietro, Giovanna, dice che vede come le esperienze della sua vita l’hanno preparata per aiutare a servire nella comunità.

“Mi ero preparata fin dalla giovane età a sviluppare le mie doti artistiche per servire, per cucinare, per sentirmi a mio agio in mezzo alla gente e nutrire un apprezzamento per la diversità e le culture” ha detto.

Viaggio nella Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni

Giovanna è nativa della cittadina italiana di Paceco e, quando era un’adolescente, voleva andare a Palermo per frequentare una scuola d’arte. 

“Ho preso la decisione a quella giovane età, di inseguire il mio sogno di essere un’artista” ha detto. E’ stato in quel periodo, a Palermo, che ha “imparato ad essere indipendente, a fare le mie scelte e ho imparato ad accettare chiunque”.

Giovanna ha anche imparato a preparare i suoi pasti, restando in un budget ben preciso. 

Ha incontrato i missionari Mormoni in servizio in quella città e, nonostante lei non fosse interessata a conoscere la chiesa o ad essere battezzata, ha dato loro da mangiare e gli ha preparato la cena, ha raccontato.

Dopo la laurea, è tornata a casa. Ha incontrato le sorelle missionarie lì e si è battezzata dopo una settimana. 

“Mi sono sentita pura, pulita, umile, vera, con di fronte a me una ‘tela bianca’ da iniziare a riempire con la vita che avevo scelto di vivere” ha scritto in una e-mail riguardante il suo battesimo. “Che regalo è stato, cancellare i miei peccati e aver ricevuto un’altra possibilità”.

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Fonte: Deseret News

“Tutto a causa di una testimonianza che ho avuto il giorno in cui ho pregato con le sorelle missionarie, chiedendo a Dio di farmi vedere se Egli fosse reale e se quello che le sorelle stavano dicendo circa il piano di salvezza, fosse vero!” ha scritto. 

Giovanna, che professionalmente usa il suo nome da nubile, ha creato e venduto dipinti per risparmiare denaro per svolgere una missione, che ha svolto in Italia.

“E’ stato il momento migliore della mia vita,  servire senza una pausa e fare amicizia eterna con i missionari e la gente del posto” ha scritto riguardo allo svolgimento della sua missione. 

Dopo aver terminato la sua missione aveva in programma di trasferirsi a Roma, ma con l’aiuto di una delle sorelle missionarie che conosceva, invece, si è  trasferita negli Stati Uniti.

Quando ha incontrato suo marito di origine iraniana, Bardia Nezhati, ha scoperto che avevano punti di vista ed esperienze diverse per quanto riguardava la religione.

A quel tempo egli non era religioso. La loro famiglia crebbe, fino ad includere un figlio e due figlie, ed ebbero difficoltà a capire come stessero crescendo i loro figli.

“Non capiva perché fosse così importante essere attivi in una chiesa” ha raccontato, aggiungendo che avrebbe voluto che la domenica lei trascorresse il tempo con la famiglia. 

Le è stato chiesto di non parlare della sua fede. Andava in chiesa quando poteva ed ha fatto del suo meglio per mantenere le alleanze, in particolare la Parola di Saggezza. D

opo circa 10 anni, è tornata in contatto con alcuni dei suoi amici Mormoni italiani  tramite i social media e loro hanno contri

buito a rafforzare la sua fede.

Il marito non si è opposto quando i loro figli si sono battezzati. “Ha visto le grandi cose che la chiesa può fare per i giovani” ha detto. 

Le sue figlie avevano 9 e 11 anni quando sono state battezzate, e il loro battesimo è avvenuto il 3 ottobre, lo stesso giorno del battesimo di Giovanna Nezhati, anni prima.

Cena con noi

Poco più di quattro anni fa, Giovanna si svegliò nel cuore della notte con l’idea di servire un pasto caldo ai senzatetto. A quel tempo, non era un qualcosa in cui era particolarmente coinvolta, ma quella notte era il centro dei suoi pensieri e le idee continuavano ad arrivare.

“Era tutto così evidente, in ogni dettaglio” ha raccontato. Sarebbe stato un evento della comunità con del sano cibo. 

“E’ ancora difficile da spiegare e mettere in parole” ha detto riguardo ai suoi sentimenti e ai pensieri di quella notte. 

Rimase per ore a scrivere, trasferendosi in cucina, dopo il risveglio del marito. “Era qualcosa da prendere sul serio” ha detto. “L’ho presa come una missione”.

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Fonte: Deseret News

Ha fatto visita ai  funzionari della missione di soccorso di Las Vegas, la mattina seguente.

Giovanna ha postato i suoi piani sui social media e si sono riunite risorse sufficienti nelle seguenti due settimane, per la prima cena presso la missione di soccorso locale. 

“E’ stato tutto un susseguirsi di miracoli” ha detto parlando delle donazioni che ha ricevuto, delle persone incontrate e del modo in cui si sono riuniti per i pasti.

La prima cena era a tema italiano e c’era un musicista.

Poi hanno fatto una a tema cena cinese, con ballerini ed un drago, una con il sushi giapponese, un’altra a tema con il cibo indiano e anche una cena messicana, con musica mariachi.

Per il Ringraziamento, hanno servito più di 2000 pasti.

“A poco a poco, stiamo facendo dei capolavori fantastici” ha detto parlando del lavoro che lei e gli altri volontari, tra cui ci sono anche il marito ed i figli, fanno per la cena mensile e per organizzare tali eventi. Si stima che dal momento della prima cena italiana, hanno servito più di 22.000 pasti nella missione di soccorso.

Hanno raccontato ne “L’artista” che mentre lei e suo marito hanno pianificato e realizzato questi eventi, hanno scoperto di avere un comune denominatore. 

Giovanna Nezhati ha anche aiutato a ristrutturare delle case nella Città dei Ragazzi, che aiuta i giovani a rischio e dove lei serve con il suo comitato locale di Santi della Chiesa, per JustServe.org, che aiuta le persone a trovare il modo di servire la comunità.

“Prospero nella vita servendo” ha detto. “Se non servo o non faccio nulla di buono per qualcuno, mi sento come se avessi sprecato la mia giornata”.

Essere in ‘Conosci i mormoni’

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Fonte: Deseret News

La domanda che ha posto quando la sua famiglia è stata contattata per essere intervistata per “Conosci i mormoni” ,è stata: “Siete sicuri di voler filmare noi?” “Noi facciamo soltanto il meglio che possiamo” ha detto, aggiungendo la sua preoccupazione che non fossero “l’immagine Mormone perfetta”.

Giovanna ha raccontato che durante le riprese di “Conosci i mormoni”, i produttori facevano delle domande sulla famiglia – e la sua famiglia continuava a parlare. 

Era stupita di come la sua storia e quella della sua famiglia venisse condivisa ne “L’artista”. “Ho pensato che fosse meraviglioso” ha detto. Dopo che la troupe ha finito con le riprese ed è andata via, il marito ha deciso di farsi battezzare.

“Non riuscivo a crederci” ha detto. E’ ormai passato un po’ più di un anno e mezzo dal suo battesimo. “Tutti noi andiamo in chiesa e ci sediamo insieme” ha raccontato.

“Prima, ero solo io o solo io e le ragazze. Ora, è tutta la famiglia. Questo è stato un cambiamento di vita”.

‘Tutto a causa di una testimonianza’: Giovanna Raccosta Nezhati condivide la sua fede, il servizio speciale su ‘Conosci i mormoni’

Questo articolo è stato scritto da Christine Rappleye e pubblicato sul sito Deseret News.com. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.