In occasione della 190ᵃ Conferenza Generale della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, il Presidente Rusell M. Nelson ha indetto un digiuno mondiale, invitando le persone di tutto il mondo ad unirsi in digiuno e preghiera affinché l’attuale pandemia dovuta al Covid-19 possa essere controllata, il personale sanitario protetto, l’economia rafforzata e la vita normalizzata.

“Siate uno, e se non siete uno, non siete miei” (Dottrina e Alleanze 38:27).

Mai avrei immaginato che questo invito, rivolto a tutti a prescindere dal credo religioso, potesse ricevere una risposta, un successo ed un impatto come quelli che ha avuto, creando un senso di unità in tutto il mondo.

A cosa serve il digiuno?

Sin dai tempi di Adamo, il popolo di Dio ha digiunato per avvicinarsi di più a Lui e per adorarLo. Ancora oggi, il Signore si aspetta che il Suo popolo digiuni e preghi spesso.

Un digiuno significativo va oltre il semplice astenersi dal cibo e dall’acqua: occorre anche concentrarsi su uno scopo. Digiuniamo per gli ammalati, per ottenere rivelazioni, per ricevere una testimonianza, per avvicinarci di più al Salvatore.

Vedi anche: Il digiuno

Isaia, un profeta dell’Antico Testamento, scrisse delle ricche promesse che il Signore ha fatto a coloro che digiunano. Ci vengono promesse pace, maggiore salute e guida spirituale.

Il Signore disse:

“Alzate il capo e state di buon animo, poiché io conosco l’alleanza che avete fatto con me … E allevierò pure i fardelli che sono posti sulle vostre spalle, cosicché non possiate sentirli più sulla schiena” (Mosia 24:13-14).

Se il digiuno di una persona può portare ad alleggerire i fardelli, quanto potere può avere il digiuno di molte persone che si riuniscono in unità?

Il Presidente Nelson ha scritto:

“Dio ha ogni potere, ogni saggezza e ogni intelligenza; egli comprende ogni cosa ed è un Essere misericordioso, fino alla salvezza per tutti coloro che si pentiranno e crederanno nel Suo nome.

Durante i momenti di profonda sofferenza, come quando una malattia raggiunge proporzioni pandemiche, la cosa più naturale che possiamo fare è rivolgerci al nostro Padre Celeste e a Suo Figlio, il Maestro Guaritore, per mostrare il Loro meraviglioso potere nel benedire i popoli della Terra.”

Digiuno mondiale: Una risposta di unità e positività dal mondo

digiuno mondiale_1In un’era in cui sembrano esserci grandi distinzioni sociali e culturali, gli effetti devastanti di questa pandemia, hanno fatto sì che le persone nel mondo ripondessero in maniera positiva ed unitaria all’invito a digiunare.

Vedi anche: Conferenza Generale di aprile 2020: una conferenza diversa da qualunque altra

Immaginavo che i membri della Chiesa, avendo seguito la Conferenza Generale in cui il Presidente Nelson ha indetto il digiuno, avrebbero accettato l’invito, ma non avrei immaginato quante persone che non sono membri della Chiesa e che seguono altre fedi religiose, avrebbero fatto lo stesso, quante persone che non sono più membri attivi, quante persone agnostiche o atee, avrebbero digiunato anche solo per sostenere chi lo stava facendo.

Una di loro, Sally Ransom, cresciuta Battista e ora vicina al Buddismo, ha spiegato:

“Sento la responsabilità di aiutare i miei simili e mi scalda il cuore che così tante persone la pensino allo stesso modo”.

Con l’ausilio della tecnologia che abbiamo oggi, e per cui sono grata, l’invito a digiunare è stato diffuso in tutto il mondo in un batter d’occhio.

Le piattaforme social sono state inondate dalla condivisione di questo messaggio e si è anche creato un gruppo – che in pochi giorni ha superato il mezzo milione di iscritti – su cui sono state condivise esperienze profonde e toccanti sul potere del digiuno.

Ho appreso come molte persone nel mondo credano nel digiuno, a maggior ragione nel giorno di Venerdì Santo, un giorno per molti sacro da dedicare a Dio.

Per i cristiani, ad esempio, il Venerdì Santo ricorda la crocifissione di Gesù Cristo e la Sua morte per noi ed in molte religioni viene osservato ogni anno mediante il digiuno e delle cerimonie religiose.

Il Presidente Nelson ha dichiarato che questo sarebbe stato il giorno perfetto per far sì che il Padre Celeste e Suo Figlio ci ascoltassero.

“Affinché siano tutti uno”

L’attuale pandemia sembra aver trasformato la Terra in una comunità unita che non bada a differenze di cultura, razza, lingua o religione.

Con tutto quello che sta succedendo, questo digiuno mondiale è stato un bel modo per tutti per unirsi l’uno all’altro, a dispetto delle credenze religiose, del paese di provenienza, del sesso o dell’età. È stato, e può continuare ad essere, un modo per crescere in unità in un momento difficile.

Il Signore disse:

“Siate uno, e se non siete uno non siete miei” (Dottrina e Alleanze 38:27).

Se c’è qualcosa che abbiamo imparato da questo momento di difficoltà è l’importanza e la bellezza di essere uniti, in un solo scopo.

Nella mia mente lo vedo come una grande armata che recluta soldati di diverse fazioni per sconfiggere un nemico comune.

Sorella Michelle Craig, prima consigliera generale delle Giovani Donne, ha dichiarato: “So che quando esercitiamo la nostra fede in unità, possono accadere miracoli”.

Sì, miracoli. Perché dove non può arrivare l’uomo, arriva la mano miracolosa e misericordiosa di Dio.

Unità di intenti e di cuori: digiuno mondiale contro il COVID-19 è stato scritto da Sara Mondelli.