Hai delle domande sull’Amore? In alma 32, è stato trascritto il sermone più famoso sulla fede fatto dell’omonimo profeta.

Domande sull’amore

Ma rileggendo recentemente questo capitolo, mi sono reso conto che i principi ed i consigli in esso contenuti restano veri anche se sostituiamo la parola “fede” con la parola “relazione”. Ecco qua le risposte a cinque domande comuni sull’amore, spiegate da Alma 32.

Come faccio a sapere se sto uscendo con la persona giusta?

“Ora noi paragoneremo la [relazione] ad un seme. Ora, se fate posto affinché un[a relazione] possa essere piantat[a] nel nostro cuore, ecco, se è un[a] ver[a relazione], ossia una buon[a relazione], se voi non lo espellete con la vostra [troppa esigenza, pigrizia, indaffaratezza, paura di impegnarvi, ecc…]… esso inizierà a gonfiarsi nel vostro petto”. (v. 28)

Dobbiamo provarle tutte! Non possiamo chiudere i nostri cuori all’amore! Nonostante a volte potresti provare sensazioni potenti come dei fuochi d’artificio, a volte potresti anche solo provare (con l’impegno dovuto) una sensazione di pace duratura, come se tutto ciò fosse giusto.

Jonn D. Claybaugh ha detto: “A volte le persone si aspettano che il Signore gli darà una grande rivelazione sul loro compagno eterno, ma ciò che succede spesso è che noi abbassiamo le nostre difese e iniziamo a comunicare con un potenziale coniuge, e poi iniziamo a sentire di continuo dei sottili suggerimenti spirituali riguardanti la relazione.

L’ispirazione può venire solo quando siamo onesti con noi stessi, con il nostro compagno potenziale, e con il Signore”

E adesso che ho trovato una buona relazione che faccio?

“Siccome [la relazione] comincia a crescere, voi direte: nutriamol[a] con gran cura, affinché possa mettere radici, affinché possa crescere e produrci dei frutti”. (v.37)

So che una parte del motivo per cui non mi sono fidanzato ufficialmente fino a quando avevo ventinove anni era perché stavo trascurando dei buoni arbusti, rimpiazzandoli con altre ragazze più “divertenti” e con la paura.

Quanti di noi non sono stati testimoni di fantastiche relazioni finite terribilmente perché erano abbandonate a loro stesse?

Spencer W. Kimball ha detto: “Il matrimonio di successo dipende in larga misura dalla preparazione fatta nell’avvicinarsi a esso… uno non può cogliere un frutto maturo, ricco e ben cresciuto da un albero che non è stato mai piantato, nutrito o potato”.

La relazione sta morendo dopo che era cresciuta così tanto. Non è colpa mia, no?

“Ma se trascurate [la relazione] … quando viene il calore del sole… avvizzisce perché non ha radici… Ora, questo non avviene perché [la relazione] non era buon[a]… ma è perché la vostra terra è sterile” (vv. 38-39)

Santo cielo! Sappiamo che ci saranno prove, e sappiamo che il Signore non permetterà che siamo tentati oltre ciò che siamo in grado di sopportare (vedi 1 Corinzi 10:13), ma noi invece possiamo tentare noi stessi oltre ciò che siamo in grado di sopportare.

Dobbiamo ricordarci che non possiamo dare la colpa alla relazione, e dobbiamo ricordarci che la persona che siamo influenza il modo in cui la relazione cresce.

Ci aspettiamo davvero che l’altra persona nella relazione ci porti in spalle attraverso ogni prova? No!

Dobbiamo lavorare per migliorare noi stessi e non solo fare affidamento sull’altra persona, così che le prove possono essere affrontate e superate con un lavoro di squadra.

Come fai a scoprire quando il seme è germogliato fino a diventare “vero amore”?

“Comincerete a dirvi: quest[a] è necessariamente un[a] buon[a relazione]… poiché comincia a dilatare la mia anima; sì, comincia a illuminare il mio intelletto, sì, comincia a essermi deliziosa”. (v. 28)

C’è stato un profeta che ci ha aiutato a capire la risposta proprio a questa domanda. David O. McKay ha detto: “Come faccio a sapere se sono innamorato?

Questa è una domanda molto importante… in presenza della ragazza che ami davvero non ti senti di doverti umiliare; in sua presenza non tenti di sfruttarla a tuo vantaggio; in sua presenza ti senti che vorresti essere tutto ciò che un [grand’uomo] dovrebbe diventare, perché ella ti ispirerà quest’idea.

E chiedo a voi giovani donne di fare tesoro di questa stessa guida. Che cosa ispira lui in voi?”

La sua risposta? In poche parole, la vostra anima si sta dilatando? Il vostro intelletto si sta illuminando? Il pensiero di stare con lei di più ti è “delizioso”?

Se hai risposto sì a tutte queste domande, mi sa che hai iniziato a sperimentare il “vero amore”.

Vale davvero la pena fare tutto questo lavoro?

“Ma se nutrirete la [relazione]… mentre comincia a crescere, mediante la vostra fede, con grande diligenza e pazienza… ecco, in breve ne coglierete il frutto che è preziosissimo, che è dolce più di tutto ciò che è dolce”. (v. 42)

Il miracolo più incredibile è il miracolo dell’amore che vedo intorno a me ogni giorno. Sono grato di poter vedere vero amore, quello che resta ogni giorno: quel tipo di amore dove la fine non è solo tenera, ma è anche eterna.

Poiché “Se un uomo sposa una donna mediante la mia parola…mediante la nuova ed eterna alleanza… erediterete troni, regni, principati, e potestà, e domini, ogni altezza e profondità… ed essi passeranno oltre gli angeli, e gli dei, che sono posti là, verso la loro esaltazione e gloria in ogni cosa, come è stato suggellato sulla loro testa, gloria che sarà una pienezza e una continuazione della posterità [e delle relazioni] per sempre e in eterno. (Dottrina e Alleanze 132:19).

Tutti noi possiamo sforzarci per trovare, nutrire e crescere questa relazione intorno a noi, che potrebbe essere con persone importanti, amici, coniugi, o figli. Perché in verità, se cerchiamo di piantare questa verità nei nostri cuori, scopriremo che tutti noi abbiamo spazio per farla crescere.

Zack Oates di ldsliving.com