10 regali di Natale gratuiti da donare quest’anno

Cercare i regali di Natale perfetto è impegnativo, soprattutto se il budget è limitato. È possibile fare un buon regalo senza spendere troppo?

La risposta è: assolutamente sì. Bisogna solo capire che non tutti i regali possono essere acquistati con il denaro. I regali più preziosi, infatti, sono quelli che non si possono né comprare né vendere.

Ecco un elenco di regali di Natale che si possono fare quest’anno:

Alcuni regali di Natale “gratuiti” che possiamo donare quest’anno

Il dono dell’amore

La storia del Natale è una storia d’amore. Riguarda l’amore incondizionato di un Padre per i Suoi figli, il quale “ha mandato il suo Figlio diletto, Gesù Cristo, a morire per loro (Giovanni 3:16)”.

Si può condividere questo amore con la propria famiglia e i propri amici in molti modi questo Natale. Può essere in un modo semplice come un abbraccio, un biglietto scritto a mano o dei biscotti appena sfornati.

Qualunque cosa sia, ricordate che è il pensiero – e l’amore dietro ad esso – che conta. Come disse una volta Madre Teresa: “Non si tratta di quanto diamo, ma di quanto amore mettiamo nel dare”.

Il dono del servizio

Il servizio è un’azione disinteressata fatta da una persona nei confronti di un’altra. Anche gli atti di servizio arricchiscono sia il donatore che il ricevente.

Si può servire in vari modi, come donare un semplice sorriso o pulire il giardino di qualcun altro. Mettete da parte i regali tradizionali e scegliete di servire, durante questo periodo natalizio.

Ricordate che i doni materiali possono rompersi, ma gli atti di servizio non verranno mai dimenticati. Siate creativi e sinceri nel servizio che rendete.

Il dono del tempo

Il vecchio adagio “Il tempo è d’oro” è ancora valido. Il tempo rimane una delle risorse più preziose e non rinnovabili dell’uomo.

Il tempo che è passato non potrà mai più essere recuperato. Ecco perché il tempo è uno dei doni più preziosi che potete fare a qualcuno.

Trattate il vostro tempo come se fosse più prezioso dell’oro e trascorretelo con le persone che contano di più nella vostra vita.

Aiutate vostro fratello nel fare i compiti, cucinate insieme al vostro coniuge o fate una bella passeggiata nel parco con un amico. Trascorrere del tempo di qualità non significa fare qualcosa di grandioso o costoso.

Evitate le distrazioni e assicuratevi di concentrare tutta la vostra attenzione sulle persone con cui state. Allora vi renderete conto di aver sfruttato al massimo il vostro tempo.

Il dono della felicità

Il Natale è tempo di felicità perché celebriamo la nascita del nostro Salvatore, Gesù Cristo. Attraverso di Lui, possiamo trovare la felicità che durerà per sempre.

Anche se ci sono tante cose sbagliate nel mondo e nella nostra vita, anche se i problemi sembrano non finire mai, possiamo sempre trovare delle ragioni per essere felici. Come disse il profeta Russell M. Nelson:

“La gioia che proviamo ha poco a che fare con le circostanze della nostra vita e tutto a che fare con il fulcro della nostra vita” e i “principi eterni che governano la felicità si applicano ugualmente a tutti”.

Trovate le vostre ragioni per essere felici e poi condividetele. La felicità è contagiosa. Trasmettetela.

Il dono della gratitudine

Dio sta costantemente riversando su di noi delle benedizioni. Ci sono così tante cose per cui possiamo essere grati ogni giorno. Se siamo grati, attiriamo vibrazioni positive nella nostra vita, ottenendo molte più benedizioni.

Il modo in cui viviamo la vita, di solito, si basa sulla nostra prospettiva. Scegliete di vedere il bicchiere mezzo pieno, non mezzo vuoto.

Abbiate un atteggiamento di gratitudine e condividetelo con gli altri. Non riuscite a pensare a cose per cui essere grati? Ecco alcune righe di una canzone per bambini scritta da Shawna Edwards che possono esservi d’aiuto:

“Uno, per ogni giorno benedetto

Due, per ogni respiro che prendo

Tre, per la mia famiglia

Quattro, per tutto ciò che ha significato per me

Cinque, perché siamo vivi

Sei, per la Terra

E Sette, per il cielo

Otto, per la possibilità di crescere

Nove, cuore e mani e anima

Dieci, perché gli occhi vedano

Tutto quello che Dio mi ha dato”.

Il dono delle parole gentili

Nelle Scritture, Gesù Cristo ci ha ricordato più volte di usare parole gentili gli uni con gli altri. Egli disse:

“Niuna mala parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete alcuna buona che edifichi, secondo il bisogno, ditela, affinché conferisca grazia a chi l’ascolta” (Efesini 4:29).

Sapete perché? Perché Gesù Cristo sa bene che “Le parole piacevoli sono come un favo di miele, dolci all’anima e salute alle ossa” (Proverbi 16:24), sia in senso letterale che figurato.

Quando dite parole gentili, non solo fate sentire le persone amate, ispirate o incoraggiate, ma arricchite anche la vostra vita e rafforzate il vostro carattere.

Usate le vostre parole per edificare le persone, e non per distruggerle. Siate generosi con i complimenti, mostrate apprezzamento, dite sempre per favore e grazie. Le parole gentili saranno di grande aiuto.

Il dono del rispetto

Abbiamo imparato che il rispetto si guadagna e non si regala. In un certo senso, è vero. Una persona ha bisogno di essere rispettabile, nelle parole e nei fatti, per guadagnarsi il rispetto degli altri.

Tuttavia, esiste una definizione di rispetto che non ha bisogno di input dal ricevente e riguarda solo il donatore. Riguarda l’agire in modo da dimostrare di essere a conoscenza (dei diritti, dei desideri, ecc.) di qualcuno.

Con questa definizione, dobbiamo dare rispetto a tutti. Il rispetto si presenta in diverse forme, come il rispetto per la saggezza e l’esperienza, il rispetto per il duro lavoro. Il rispetto è un dono che si deve dare e che ritorna sempre.

Il dono del perdono

Portare rancore è come tenere in mano un’arma a doppio taglio. Non solo ferisce il vostro “nemico”, ma ferisce anche voi.

Anche se è difficile, imparate a lasciar andare le offese passate. Scoprirete che il vostro carico è più leggero e la vostra vita più felice.

Se perdonate qualcuno, assicuratevi di dimenticare completamente anche ciò che ha fatto. Come disse Spencer W. Kimball:

“Il perdono significa dimenticanza”.

Richiede non solo una riconciliazione visibile, ma anche l’eliminazione dalla mente e dal cuore. Se ci perdoniamo gli uni gli altri, il Signore ci ha promesso che perdonerà i nostri peccati.

Il dono dell’invito

Un invito implica coraggio da parte vostra e una genuina preoccupazione e amore per un’altra persona.

Come membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, siete incoraggiati a condividere il Vangelo con la vostra famiglia e i vostri amici e invitarli ad agire in base alle verità che hanno appreso.

Invitare qualcuno in modo gentile e amorevole a fare attività di volontariato insieme, a frequentare la chiesa o ad abbandonare una cattiva abitudine è uno dei migliori regali che potreste fare questo Natale.

Siate audaci, ma sensibili e amorevoli, nei vostri inviti.

Il dono della fede

Per completare questo elenco di preziosi regali di Natale, parliamo del dono della fede. La fede è una ferma convinzione in qualcuno o qualcosa, nonostante la mancanza di prove tangibili.

Un versetto del Libro di Mormon spiega la fede in questo modo:

“E ora, come ho detto riguardo alla fede, la fede non è avere una conoscenza perfetta delle cose; perciò, se avete fede, sperate in cose che non si vedono, ma che sono vere” (Alma 32:21).

Avere fede nel Padre celeste e Gesù Cristo, significa sapere che sono reali, anche se non li avete mai visti. In un mondo che pratica il principio “vedere per credere”, è importante avere il dono della fede.

Il dono della fede cresce man mano che viene nutrito, ogni giorno, attraverso semplici atti di rettitudine, come pregare e leggere le Scritture.

Cresce anche condividendo la vostra testimonianza con gli altri. Questo Natale, fate a qualcuno il dono della fede, e aiutatelo a nutrirlo.

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Quando condividete un regalo, o due, o tre, da questo elenco, possa esso aiutare voi e gli altri a ricordare il vero significato del Natale: CRISTO.

10 regali di Natale gratuiti da donare quest’anno è stato scritto da Sarah Eve R. Perlawan e pubblicato sul sito faith.ph. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.