La settimana scorsa abbiamo seguito, con un nostro articolo, Wallace e Martha Toronto mentre guidavano i mormoni cecoslovacchi e la missione mormone cecoslovacca durante le fasi iniziali della seconda guerra mondiale.

L’articolo si concludeva nel momento in cui si erano salvati uscendo dal paese insieme ai missionari, poche ore prima che Hitler prendesse il controllo.

Questo articolo racconterà quello che è successo ai Toronto quando è stato chiesto loro di tornare ed affrontare le sfide della gestione della Chiesa sotto il dominio comunista.

Wallace Toronto non fu rilasciato come presidente di missione quando lui ed i missionari fuggirono dal paese.

Tuttavia scelse Josef Roubícek, che aveva solo ventun anni, per essere il presidente della missione in sua assenza.

Entrambi sapevano che la comunicazione sarebbe stata difficile e mentre il presidente Toronto avrebbe fatto il meglio che poteva dagli Stati Uniti, il giovane cecoslovacco avrebbe dovuto prendere da solo molte decisioni in circostanze molto difficili.

Mormoni cecoslovacchi e comunismo

Sei anni dopo, il giovane presidente della missione disse: “Le loro testimonianze sulla veridicità del Vangelo non hanno vacillato nemmeno nei momenti peggiori di questo grande conflitto”.

Sei mesi dopo aver scritto queste parole riferì che, in tutto il paese, solo ottantasei mormoni cecoslovacchi se ne andarono.

Alcuni erano finiti nei campi di concentramento e la maggior parte di quelli tedeschi era fuggita, imprigionata o deportata.

Molti erano morti. Ogni anno durante questo periodo, i mormoni cecoslovacchi che possono visitano il luogo in cui la nazione venne dedicata alla predicazione del Vangelo.

presidente TorontoNel 1944 posero lì una statua, simbolo del loro impegno che la fede non sarebbe morta nel loro paese, non importava quanto fosse difficile per loro.

Riuscirono anche a battezzare dieci nuovi convertiti durante la guerra.

Il giovane presidente della missione pregò molto per mantenere la Chiesa su quel cammino e nel 1946 ricevette una visita da Ezra Taft Benson, che allora era un apostolo.

L’anziano Benson elogiò il lavoro svolto da questo piccolo gruppo di cristiani sotto la direzione di un dirigente che, giovane ed inesperto, aveva dato tutto ciò che aveva a quell’opera.

Gli sforzi di Josef Roubícek furono così eccezionali che all’anziano Benson fu detto dai funzionari governativi che la Chiesa era benvenuta nel paese e che la loro reputazione era solida.

Wallace Toronto lasciò di nuovo il suo lavoro per tornare lì, insieme a due missionari.

Ci volle un anno per trovare una nuova casa per la missione. La sua famiglia non si unì a lui fino a quando questo non accadde.

I mormoni tornano in Cecoslovacchia

Iniziò cercando di individuare tutti i membri cecoslovacchi della chiesa che si erano dispersi, compresa la famiglia che era finita in un campo di concentramento.

Elfrieda (Frieda) Glasnerová Vanecková, una convertita ebrea, era stata liberata con i suoi due figli dai soldati americani il giorno in cui sarebbe stata uccisa.

È andata poi in un ospedale in gravi condizioni. Anche suo marito, che era stato messo in un campo per coloro che non erano ebrei, era stato liberato.

Nel 1947 arrivò la famiglia del presidente Toronto. Sua moglie trovò il paese che amava completamente devastato.

La ricostruzione richiese molto tempo. Era stata avvertita di portare tutti i vestiti di cui avrebbe avuto bisogno per i seguenti tre anni, un compito scoraggiante dal momento che ora aveva cinque figli.

C’era molto poco da comprare nel paese e quel poco che c’era era necessario per la popolazione locale.

Il cibo era severamente razionato, ma suo marito aveva delle provviste inviate dalla Chiesa per aiutare la sua famiglia e i missionari, che sarebbero stati 39 entro il 1948.

I rifornimenti furono distribuiti anche ai membri della chiesa, alcuni dei quali dissero che quel cibo li aveva salvati dalla fame.

Le razioni per la famiglia di Sorella Toronto erano di un bicchiere di latte al giorno per i bambini, nessuno per gli adulti.

Ogni mese, ogni persona poteva acquistare due uova, un chilo di carne ed un quarto di zucchero.

La famiglia riuscì a dar da mangiare fino a sedici giovani missionari maschi che vivevano con loro fino al momento in cui avessero conosciuto la lingua abbastanza bene da iniziare a servire.

Due giovani missionarie vissero per tutta la durata della loro missione in casa con loro, per motivi di sicurezza.

Sorella Toronto diede da mangiare a tutte queste persone facendo la spesa quasi ogni giorno, andando in un negozio diverso a seconda dell’articolo da comprare.

Il colpo di stato comunista del 1948 in Cecoslovacchia

l'era comunista in CecoslovacchiaNel gennaio del 1948 arrivò il colpo di stato comunista che cambiò completamente il modo in cui i mormoni erano in grado di operare in Cecoslovacchia.

Tutti gli americani dovettero registrarsi come stranieri con la polizia segreta, una tattica che voleva spaventarli per farli partire.

I comunisti si inserirono nelle riunioni della chiesa. I relatori e gli insegnanti dovevano presentare al governo i loro discorsi e i piani delle lezioni con sei settimane di anticipo per l’approvazione.

I comunisti avrebbero modificato i discorsi, rimuovendo tutto quello che non piaceva loro e lo avrebbero rimandato per la revisione.

I membri cecoslovacchi della Chiesa non potevano leggerlo finché non fosse approvato.

Questi agenti dell’Ufficio della Censura parteciparono a tutti i loro incontri per assicurarsi che tenessero i discorsi e le lezioni come da loro approvazione, senza che fosse permesso improvvisare.

I mormoni cecoslovacchi decisero di trattarli come se fossero visitatori ordinari che venivano a conoscere la Chiesa e li accolsero nel modo migliore, un atto che probabilmente confuse gli agenti.

Scoprirono anche che i loro vicini li guardavano attraverso le finestre e ogni volta che lasciavano le loro case, venivano seguiti.

Sorprendentemente, si abituarono presto ed iniziarono a fare il gioco del riconoscere le spie.

Quando i comunisti videro che i mormoni cecoslovacchi si rifiutavano di essere intimiditi, aumentarono il ritmo.

Cominciarono a contattare i membri della chiesa minacciandoli di arresto, di togliergli del lavoro o di ridurre le loro razioni se fossero andati in chiesa.

mormoni cecoslovacchi La Chiesa fu costretta ad interrompere la pubblicazione della sua rivista, che era stata uno strumento missionario di grande successo.

È interessante notare che più il governo li pressava, più i battesimi aumentavano. Ebbero solo 28 battesimi nel 1948, ma 70 l’anno successivo.

Nonostante le minacce, la frequenza in chiesa aumentò incredibilmente.

La missione mormone in Cecoslovacchia viene di nuovo chiusa

Tuttavia il governo cominciò ad accusare i mormoni cecoslovacchi di essere in realtà semplici spie degli Stati Uniti.

Cominciarono ad inviare lettere di espulsione ai missionari, costringendo il presidente Toronto a trascorrere molto tempo a richiedere delle proroghe.

I cittadini cominciarono a rendersi conto che le promesse fatte dai comunisti erano bugie e che dovevano lavorare più duramente che mai: anche le donne e i bambini lavoravano sette giorni su sette per sopravvivere.

Ciò rese difficile per i membri partecipare alle riunioni.

Gradualmente, la forza missionaria fu ridotta, poiché i missionari espulsi furono inviati in paesi di lingua inglese per completare le loro missioni o spediti a casa prima, nel caso in cui avessero già servito la maggior parte della loro missione.

Il presidente Toronto iniziò ad organizzare le congregazioni più grandi in modo che potessero essere interamente gestite dai membri locali, anche se molti erano inesperti.

Le piccole congregazioni vennero chiuse.

Infine i comunisti arrestarono due missionari, accusandoli di essere spie. Il presidente Toronto andò nel loro appartamento dopo aver ricevuto la notizia che erano scomparsi.

Quando vide l’appartamento chiuso con del nastro governativo, capì che erano stati arrestati.

Un avvocato, che era membro della Chiesa, lo avvertì che stavano cercando di creare intenzionalmente un incidente internazionale e avrebbero chiesto un riscatto se fossero riusciti a crearne uno.

Egli suggerì di gestire il tutto in modo tranquillo.

Egli lo fece e accettarono di liberare i missionari a condizione che tutti i missionari americani lasciassero il paese.

Il governo quindi chiuse la missione, ma il presidente Toronto lo aveva già anticipato ed ai missionari era già stato detto di andare a Praga e, da lì, vennero inviati fuori dal paese.

Iniziò poi a lavorare per portare la sua famiglia fuori dal paese, ma non fu un compito facile. Poco prima di andarsene, fu arrestato da solo.

Fu interrogato per sette ore mentre sua moglie si preparava a seguire le sue istruzioni per portare la famiglia fuori dal paese se non fosse tornato in tempo per andare con loro.

Tuttavia lo liberarono e sua moglie alla fine seppe che era stato espulso e, dopo aver chiuso la missione, era andato in Svizzera.

Guidare la missione mormone ceca dagli Stati Uniti

Una volta chiusa la missione, il presidente Toronto fece quello che poteva da casa. Ancora una volta, non venne rilasciato dalla sua chiamata.

Fece richiesta nove volte per i visti e venne respinto ogni volta, anche per entrare come turista, poiché era stato classificato come spia dal governo ceco.

Quando poté, mandò consigli ed aiuti umanitari ai membri cecoslovacchi della chiesa, ma per quasi quattordici anni i mormoni in Cecoslovacchia si aggrapparono alla loro fede in condizioni intollerabili.

Non avevano quasi nessun contatto con i dirigenti della chiesa negli Stati Uniti.

Non era permesso loro di adorare pubblicamente poiché il governo aveva negato la loro richiesta di riconoscimento, quindi la loro fede era praticata silenziosamente dietro le porte delle loro case.

Infine, negli anni ’60, il presidente della missione svizzera fu autorizzato ad entrare nel paese con un uomo che vi aveva prestato servizio come missionario.

Rintracciò i membri cecoslovacchi della chiesa ed ospitò una riunione della chiesa in una casa privata.

I Toronto ricevettero una visita di alcuni membri della missione ceca che erano andati negli Stati Uniti e questo diede loro speranza.

Appresero che il governo era alla disperata ricerca di denaro americano. Dietro incoraggiamento del profeta mormone, fecero di nuovo domanda per entrare nel paese, senza nutrire alcuna speranza.

Tuttavia, con loro sorpresa, ricevettero un visto di quindici giorni. Sapevano che sarebbe stato un viaggio pericoloso dal momento che erano considerati spie e si prepararono per un possibile arresto od omicidio.

Tuttavia sentivano fortemente, come anche il profeta, che i membri della chiesa avevano bisogno di sapere che non erano stati dimenticati.

Avevano il cuore spezzato a causa del recinto di filo spinato che circondava il paese per impedire alla gente di fuggire, ma lavorarono duramente per sembrare nient’altro che turisti, poiché dovevano incontrare i funzionari al confine che avrebbero preso la decisione finale sull’opportunità o meno di farli entrare.

Non rivelarono di essere in grado di parlare la loro lingua.

La foto di Wallace era stata appesa negli uffici postali e in altri edifici in tutto il paese, per identificarlo come spia ricercata dal governo.

Era nel “libro nero” degli indesiderabili. In qualche modo, nessuno sembrava controllare la sua identità o riconoscere il suo nome.

La Chiesa aveva dato loro una grossa somma di denaro, sapendo che era più probabile che il governo permettesse loro di entrare se sembrava che avrebbero speso molto mentre erano lì.

Il denaro, oltre a quello di cui avevano bisogno per la visita, doveva essere utilizzato per fornire aiuti umanitari ai mormoni cecoslovacchi una volta andati via.

I Toronto non avevano con loro pubblicazioni della chiesa oppure elenchi di membri, nulla di quello che potesse ricordare al governo chi fossero.

Sapevano di essere seguiti e sorella Toronto scoprì che non era più abituata, anche se era previsto che accadesse. Si sistemarono con cura come normali turisti prima di andare a visitare i mormoni cecoslovacchi.

Queste persone sapevano che sarebbero andati da loro, perché colui che aveva parlato con loro del bisogno di denaro del governo era ancora negli Stati Uniti quando i loro visti furono approvati.

Aveva portato con sè dei messaggi registrati della Chiesa nella sua terra natale.

Essi trovarono dieci membri riuniti, nonostante una legge proibisse raduni di più di cinque persone.

Appresero che i membri cecoslovacchi erano così determinati a ricevere il sacramento (comunione) e l’istruzione della chiesa, nonostante i divieti, che avevano già elaborato un piano per poterlo fare.

Ogni domenica gli uomini che detenevano il sacerdozio trascorrevano l’intera giornata visitando ogni casa della congregazione, andando in giro a due a due.

Cambiavano spesso collega e percorsi per non essere notati. Arrivati nelle case, le casalinghe tiravano fuori il servizio di porcellana e veniva amministrato il sacramento.

Gli uomini poi insegnavano per venti minuti prima di partire. I tempi erano pianificati con cura perchè sembrasse una visita normale. Non avevano materiale religioso, quindi insegnavano con il cuore.

Wallace Toronto: visita finale ed arresto

Nel 1965, Wallace Toronto fece la sua ultima visita nel paese che amava, questa volta come rappresentante ufficiale della Chiesa.

Il profeta aveva approvato la visita che si sarebbe tenuta durante un grande festival che avrebbe attirato persone da tutto il mondo e aveva detto di sentirsi spinto dallo Spirito affinchè il presidente Toronto lasciasse sua moglie a casa.

Egli andò al festival sperando di essere discreto. Tuttavia, un cameraman si accorse che egli era americano e lo riprese con la telecamera, chiedendogli di raccontare le sue impressioni sull’evento.

Il presidente Toronto, a cui un tempo era stato detto in un messaggio profetico che un giorno sarebbe stato testimone davanti ad una nazione, si alzò e parlò in perfetto Cecoslovacco raccontando i suoi anni passati in quel paese e affermando di amare il paese e quel festival.

Questo naturalmente spinse i mormoni cecoslovacchi a scoprire dove si trovasse nel paese e andarono a trovarlo. Quando andò negli uffici governativi, venne riconosciuto.

Durante un viaggio per incontrare il ministro degli affari religiosi presso il Ministero degli Interni, venne arrestato ed accusato di essere una spia, di portare missionari nel paese e di cercare di ristabilire la Chiesa Mormone illegalmente.

Egli sottolineò che stava per incontrare i funzionari del governo per cercare di stabilire la chiesa legalmente e raccontò loro della visita precedente, durante la quale aveva detto ai mormoni cecoslovacchi che non sarebbero stati in grado di ristabilire la Chiesa.

Gli risposero che sapevano di quella visita.

Lo stesso uomo che il presidente Toronto sperava di incontrare arrivò da lui. Sbatté il pugno sul tavolo e spiegò che il paese non approvava la libertà religiosa.

Tentò di intimidire il presidente della missione, ma il presidente Toronto non era un uomo che poteva essere intimidito.

Raccontò loro la storia della Chiesa nel loro paese e disse loro che avevano espulso i migliori amici che il paese avesse mai avuto.

Spiegò che tutto ciò che desiderava era che i mormoni cecoslovacchi potessero incontrarsi legalmente sotto la direzione dei cittadini del proprio paese.

Il governo ammise di sapere già chi fossero questi uomini ma, nella sua autobiografia, Martha Toronto ha scritto che quello che non sapevano era il potere del sacerdozio detenuto da questi uomini.

Il presidente della missione disse loro che avrebbe tentato di nuovo di migliorare le condizioni per i membri della chiesa.

Poi i funzionari del governo lo portarono al confine, lasciandolo a piedi in Germania, un luogo dove non aveva intenzione di essere e per il quale non aveva il visto.

Parlò con la guardia, allarmata nel trovare un uomo che attraversava il confine nel cuore della notte, in un tedesco fluente e gli insegnò qualcosa della sua fede.

L’uomo gli offrì una panchina su cui dormire per qualche ora.

La mattina dopo riuscì a raggiungere Monaco nella casa della missione, dove apparve come un rifugiato senzatetto.

La morte di Wallace Toronto e la Cecoslovacchia oggi

Nel 1967, Wallace Toronto morì di cancro.

Era ancora il presidente di missione, nonostante fosse negli Stati Uniti, così a sua moglie venne richiesto di svolgere i suoi compiti fino a quando non riuscirono a unire la loro missione con la Missione svizzera.

Ella scherzò sul fatto che fosse l’unica donna presidente di missione nella storia della chiesa, anche se fu solo per un breve periodo e non fu mai veramente ufficializzato.

Dopo di ciò la Chiesa fu in grado di inviare qualcuno per una visita annuale e nel 1972 i mormoni cecoslovacchi poterono finalmente incontrarsi apertamente.

La Chiesa ebbe sempre più autorizzazioni ad interagire con i membri cecoslovacchi e il Libro di Mormon fu ristampato in lingua ceca e portato nel paese.

Il lavoro missionario migliorò e una giovane donna che si unì alla chiesa, Olga Kovárová, portò quarantasette persone nella Chiesa come membro missionario, in soli otto anni.

Nel 1990, il governo ripristinò la libertà religiosa ed un mese dopo riconobbe ufficialmente la Chiesa.

Quello stesso anno, la missione si riaprì e il Coro del Tabernacolo mormone fu invitato nel paese per esibirsi alla televisione nazionale.

Questo articolo è stato scritto da Terry Lynn Bittner e pubblicato sul sito ldsblogs.com.  Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.