Intervento preso dall’articolo “Il faro del Signore: un messaggio ai giovani della Chiesa”, La Stella, Maggio 2001 2-7; Ensign, Febbraio 2001, 2-7.

Il presidente Monson insegna che, quando viviamo con fede, lo Spirito Santo sarà sempre con noi.

Nel mezzo della confusione del nostro tempo, una fede duratura diventa un’ancora per la nostra vita. Cercare il Padre celeste nella preghiera personale e familiare, aiuta a sviluppare ciò che il grande statista inglese William E. Gladstone descrisse come il più grande bisogno del mondo: “Una fede che vive in un Dio personale.”

Ovunque ci troviamo, il nostro Padre celeste può sentire e rispondere alla preghiera fatta con fede.

Molti anni fa, durante la mia prima visita al villaggio di Sauniatu, in Samoa, mia moglie ed io andammo in un grande raduno di bambini, quasi 200, come minimo. Alla fine dei nostri messaggi per questi giovani belli e ancora timidi, ho suggerito al maestro nativo samoano di andare avanti con gli esercizi di chiusura.

Appena ha annunciato l’inno finale, mi sono improvvisamente sentito costretto a salutare personalmente ciascuno di questi bambini. Il mio orologio mi ha rivelato che il tempo era troppo breve per un tale privilegio, perchè avevamo programmato un volo fuori dal paese, così ho messo da parte quella sensazione.

Prima che la benedizione venisse data, ho di nuovo sentito che avrei dovuto stringere la mano di ogni bambino. Ho fatto in modo che l’istruttore ne venisse a conoscenza ed egli mi ha mostrato un ampio e bel sorriso samoano. In samoano, lo ha annunciato ai bambini. Essi erano raggianti.

L’istruttore poi mi ha rivelato il motivo della sua e della loro gioia. Egli mi ha detto:

“Quando abbiamo appreso che un membro del Quorum dei Dodici Apostoli sarebbe venuto qui, a farci visita a Samoa, così lontano dalla sede centrale della Chiesa, ho detto ai bambini che se avessero seriamente e sinceramente pregato ed esercitato la fede, come nei racconti della Bibbia del vecchio testamento, l’Apostolo avrebbe visitato il nostro piccolo villaggio, a Sauniatu, e, grazie alla loro fede, avrebbe voluto salutare ogni bambino con una stretta di mano personale”.

Le lacrime non potevano essere trattenute, mentre i preziosi ragazzi e ragazze camminavano timidamente verso di me, sussurrandoci dolcemente il loro saluto samoano: “Talofa lava”. Era stata mostrata una profonda espressione di fede.

Quando, miei cari giovani amici, incorniciate la vostra vita con la fede, meritate la compagnia dello Spirito Santo. E così avrete “un perfetto fulgore di speranza” (2 Nefi 31:20).

Questo articolo è pubblicato su lds.org, e tradotto da Cinzia Galasso.