Vivere il matrimonio è abbastanza difficile in questo mondo complicato. Gli schemi di reattività, pressione e risentimento tra i partner, possono renderlo ancora più difficile.

Ma cosa accadrebbe se imparassimo a non seguire i nostri schemi e fare qualcos’altro? Come dovremmo comportarci per arrivare ad avere il nostro “per sempre felici e contenti”?

Quando io e mio marito ci siamo sposati, abbiamo ricevuto un bellissimo orologio da camino, su cui erano incise le parole “Vero Amore”.

Guardando questo regalo e poi noi, mia madre mi disse di sentirsi un po’ triste, considerando le difficoltà avute nel suo matrimonio che durava da 22 anni.

A quel tempo, lei e mio padre erano impegnati a crescere sette figli e, spesso, erano più le sfide e i conflitti che la bellezza nella loro storia d’amore. A lei, sembravamo Cenerentola e il Principe Azzurro ed il suo matrimonio le sembrava tutt’altro che ideale.

Venticinque anni dopo, capisco la sua prospettiva. In effetti, due settimane dopo che io e mio marito proclamammo il nostro amore eterno l’uno per l’altra, sull’altare nuziale, cominciai a intravedere dello stress nel nostro matrimonio che nessuna fiaba o film della Disney ha mai menzionato al momento del “per sempre felici e contenti”.

Problemi finanziari, fisici, sessuali, spirituali, emotivi e mentali ci hanno spaventato nei successivi venticinque anni, per non parlare dei semplici fastidi, delle discussioni e, ammettiamolo, dell’una o due volte in cui ci siamo chiesti se fosse il caso di divorziare.

Eppure, nonostante tutto, abbiamo mantenuto il nostro impegno matrimoniale, se non sempre l’uno verso l’altra, almeno nei riguardi del nostro legame.

Sebbene la parola “impegno” susciti paura nel cuore di molti, come evidenziato dal sempre maggior numero di coppie che scelgono la convivenza o il divorzio, piuttosto che il matrimonio, nella nostra esperienza abbiamo appurato che sia l’impegno obbligato che quello spontaneo, ci hanno aiutato ad arrivare ad un attaccamento romantico più profondo nell’affrontare insieme un viaggio personale.

Abbiamo preso consapevolezza del fatto che, nell’affrontare lo stress accumulato nel nostro matrimonio e nelle nostre vite, abbiamo continuato la nostra odissea verso il “vero amore”.

Impegno ed attaccamento

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Rapunzel and Flynn. Disney Inc.

Una delle sfide più grandi che io e mio marito abbiamo affrontato dal giorno del nostro matrimonio, è stata mantenere il nostro legame romantico.

Venticinque anni e sei bambini dopo, le nostre vite ci hanno portato costantemente in direzioni diverse con il lavoro, la scuola, le attività dei nostri figli e il coinvolgimento nella comunità, oltre ai problemi di salute, ai disaccordi, alle miriadi di problemi quotidiani ed allo stress inaspettato. In tutto questo, abbiamo scoperto che il costante impegno reciproco è il fondamento cruciale del nostro attaccamento romantico.

È utile distinguere tra due tipi di impegno diversi, poiché l’impegno stesso è la radice dell’attaccamento romantico. L’impegno obbligato e quello volontario.

Quello obbligato è un dovere, come ad esempio rimanere in una relazione a causa della pressione sociale o della necessità economica.

L’impegno volontario è un desiderio non solo di rimanere in una relazione, ma di renderla migliore grazie al profondo amore per il proprio partner.

Mentre un impegno obbligato può mantenere in piedi un matrimonio attraverso le difficoltà temporanee, l’impegno volontario è quello che crea un profondo attaccamento romantico, a lungo termine, ed un matrimonio che conduca al “per sempre felici e contenti”.

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Fortunatamente, e sfortunatamente, la maggior parte dei matrimoni è fondata sull’amore. Fortunatamente da un lato, perché la maggior parte delle coppie inizia il matrimonio con un impegno volontario, e sfortunatamente dall’altro perché l’impegno volontario è difficile da mantenere.

La realtà che tutti alla fine viviamo, è che un matrimonio, qualunque sia la sua durata, sembra diverso da come ci era sembrato il giorno delle nozze o durante la luna di miele.

Alla fine, ogni coppia sposata deve affrontare degli ostacoli ed il divorzio può sembrare un’opzione allettante quando il “felici e contenti” sembra andare in frantumi.

È qui che un impegno obbligato torna utile. Il rischio che si corre con un impegno obbligato, però, è che nessuno vuole poi entrare in un rapporto matrimoniale che duri per sempre in modo forzato. Ma anche il divorzio ha una sua serie di sostanziali illusioni e problemi.

Mindfulness: la strada verso il “felici e contenti”

Fortunatamente, ho anche scoperto la correlazione tra attaccamento romantico e mindfulness durante una situazione familiare estremamente stressante.

La tranquillità che questa pratica ha portato a me e al mio matrimonio rispecchia la ricerca che conferma che la meditazione migliora le relazioni romantiche, anche se solo uno dei due medita regolarmente.

La mindfulness e la meditazione portano le coppie in un luogo di calma dove possono comunicare apertamente e parlare dei loro bisogni e della devozione dell’uno verso l’altra, aumentando così la componente volontaria dell’impegno, senza troppe costrizioni.

Ora so che posso essere calma indipendentemente dai pensieri, dai sentimenti o dalle circostanze che mi trovo ad affrontare.

Il potere curativo della meditazione per il mio benessere interiore e il mio matrimonio è entrato per la prima volta nella mia vita quando la nostra numerosa famiglia si è trasferita all’estero, per il lavoro di mio marito, e la sua salute ha iniziato a peggiorare costantemente.

Lontani dalla famiglia e dagli amici intimi e vivendo in una nuova cultura con un bambino piccolo e cinque figli più grandi, entrambi abbiamo provato un enorme senso di insicurezza ed incertezza.

Insomma, eravamo terrorizzati. Sfortunatamente, abbiamo scoperto che comunicarci le nostre paure a vicenda non faceva che peggiorare le cose, perché nessuno di noi aveva la capacità di calmare e rassicurare l’altro.

Un membro della famiglia che è venuto a trovarci un Natale, ha notato il mio enorme stress e mi ha suggerito di iniziare a meditare. All’inizio ho liquidato l’idea come banale, ma diversi giorni dopo, mentre visitavo la biblioteca pubblica locale, ho visto un libro sulla meditazione e ho deciso di provare.

Quando ho iniziato a praticare la meditazione, sono diventata più consapevole dei miei desideri e bisogni personali e ho sentito una maggiore sicurezza sul come soddisfarli.

Sono anche diventata più consapevole delle esigenze di mio marito e più disponibile ad aiutarlo e a migliorare il nostro rapporto. Ho iniziato a sentire una crescente capacità di portare la pace che sentivo durante la meditazione nella mia vita quotidiana e nelle relazioni familiari.

Allo stesso tempo, la meditazione mi ha aiutato ad imparare a regolare le emozioni fortemente negative che ho provato durante quel periodo. Ora so che posso essere calma indipendentemente dai pensieri, dai sentimenti o dalle circostanze che mi trovo a vivere.

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E questi cambiamenti aiutano il mio matrimonio, anche se mio marito non medita con me (certo, se lo fa, tanto meglio!).

Dopo essere diventati più consapevoli, io e mio marito siamo stati in grado di riflettere meglio su come tendiamo a comunicare durante i periodi di stress continuo.

Con un po’ di istruzione ed impegno, ora stiamo migliorando i nostri modelli di comunicazione. Stiamo anche imparando ad essere più vulnerabili l’uno con l’altra, ad accettare la responsabilità delle nostre emozioni e ad esprimere sinceramente più apprezzamento reciproco.

Quando i sentimenti negativi iniziano a crescere tra di noi, facciamo del nostro meglio per fare una pausa e calmarci, prima di tornare alla conversazione.

Grazie alla consapevolezza acquisita, ci rivolgiamo l’uno all’altra con un amore e una dedizione più profondi che mai, in modo straordinario, anche più che nel giorno del nostro matrimonio.

“Vero amore”

I miei genitori sono sposati da quasi 50 anni ed entrambi ammettono di amarsi veramente. Sono arrivati ​​al loro “per sempre felici e contenti” restando uniti, lavorando insieme, imparando insieme e crescendo insieme, proprio come io e mio marito stiamo facendo ora.

Forse, questo è anche il percorso che tutti noi come coppia dobbiamo affrontare, alla fin fine. Il loro impegno reciproco per tutta la vita e il loro profondo attaccamento romantico ci ispirano.

E l’orologio, che continua a ticchettare sul nostro caminetto, ci ricorda di mantenere l’impegno, perché dopo tutto quello che abbiamo attraversato in questo percorso, crediamo ancora nel “vero amore”.

Questo articolo è stato scritto da Pamela Love e pubblicato sul sito publicsquaremag.org. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.