Mentre la sua vita volgeva al termine, il profeta Joseph Smith parlò ad una conferenza generale della Chiesa, tenutasi a Nauvoo il 6 Aprile 1843. Egli parlò del ritorno di Gesù Cristo e della Sua seconda venuta in termini suggestivi ed espliciti.

La maggior parte di noi ha familiarità con la terminologia usata nel parlare di guerre, dei segni nel cielo e sulla terra, del sole che si trasforma in tenebre e la luna in sangue, dei terremoti e dell’aumento del livello del mare oltre i suoi limiti.

Ma egli disse qualcosa che nessuno aveva mai sentito prima. Ed è composto da due parti.

Nella sua revisione della Bibbia, il profeta aveva fatto una correzione alle parole del Salvatore, come riportate in Matteo 24:25-26, quando Egli parla ai suoi discepoli della Sua seconda venuta:

Pertanto, se vi diranno: Ecco, Egli è nel deserto; non uscite. Ecco, Egli è nelle stanze segrete; non credete.

Infatti, come il lampo che arriva da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.

Il profeta senza dubbio non sapeva nulla della meteorologia in Terra Santa e non poteva sapere che il fulmine, in realtà, ha origine ad ovest (nel Mediterraneo) e non ad est.

Sotto ispirazione ha ripristinato il testo originale di questo versetto per fare riferimento al sorgere del sole, piuttosto che ad un fulmine:

Infatti, come la luce del mattino  arriva da oriente e brilla fino ad occidente, e copre tutta la terra, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.

Nel suo sermone, il profeta ha continuato con questo commento ispirato, ampliando Matteo 24:30:

…allora apparirà un grande segno del Figlio dell’uomo nel cielo. Ma cosa farà il mondo? Essi diranno che è un pianeta, una cometa, ecc.

Il Gran Segno del Figlio dell’Uomo

Seconda venuta di Gesù

Il tema riguardante quale potrebbe essere il Grande Segno del Figlio dell’Uomo, ha dato vita a molte speculazioni tra gli studenti delle Scritture. Partendo dalla descrizione del profeta, vengono in mente molte possibilità.

Una cometa? Le comete sono raramente visibili ad occhio nudo, ma quando si vedono – come sa chiunque abbia visto la cometa di Halley nel suo ultimo passaggio – possono certamente essere spettacolari. Una stella?

Gli sviluppi dell’astronomia sollevano molte domande: il nostro sole è parte di un sistema stellare binario, che come sappiamo è molto comune nell’universo.

Quindi potrebbe essere la stella compagna del nostro sole, forse una stella nana, ad avvicinarsi nella sua orbita? O una Super-Nova, una stella che esplode lontano diventando visibile? La seconda venuta del Salvatore sarà, come la prima, annunciata da una stella?

Potrebbe essere un pianeta, come suggerito nella profezia? A prima vista, sembra improbabile. Dopo tutto, diversi pianeti del nostro sistema solare sono visibili quasi tutte le sere: di fatto cinque di essi, in un raggruppamento spettacolare, si vedono al sorgere del sole fino alla fine di marzo.

Quindi dovrebbe essere qualcosa di molto diverso dall’apparire di un pianeta, a soddisfare questa profezia. Potrebbe essere un pianeta ancora sconosciuto del nostro sistema solare? Non è così improbabile come potrebbe apparire all’inizio.

Alcuni astronomi, uno dei quali ha scoperto numerosi pianeti minori, hanno pubblicato dei nuovi dati per indicare che il nostro sistema solare potrebbe essere sede di un pianeta massiccio – forse 10 volte più della Terra – e sconosciuto.

Con un’orbita molto ellittica che lo porta ben oltre i pianeti esterni come Nettuno, il pianeta, chiamato “Pianeta 9”, finora è sfuggito. Potrebbero volerci migliaia di anni prima che la sua orbita lo porti vicino alla terra.

Questo nuovo annuncio ha scatenato, tra gli astronomi di tutto il mondo, la ricerca per poter essere i primi a vederlo. Non sappiamo ancora la sua posizione o se è diretto verso la terra.

L’esistenza di un pianeta (o più pianeti) di grandi dimensioni nel nostro sistema solare, è stata a lungo ipotizzato dagli scienziati come la causa più probabile dei disturbi ai pianeti esterni e agli oggetti della fascia di Kuiper, oltre Nettuno e Plutone.

Mentre i dati rendono l’esistenza di questo pianeta più probabile, in contemporanea vengono fuori possibilità interessanti in relazione alle parole di Joseph Smith.

Per ora, tutto quello che possiamo dire con sicurezza è che questo corpo celeste potrebbe essere descritto come un pianeta o una cometa.

Gesù e i suoi angeliE c’è un’altra cosa. Nel 1843 due scribi principali avevano registrato il sermone del profeta: Willard Richards e James Burgess. La nostra ricostruzione del discorso si basa, in gran parte, sulle registrazioni dell’anziano Richard.

Tuttavia, fratello Burgess ha registrato un ulteriore ed importante aspetto di ciò che il profeta ha detto:

L’alba del mattino fa la sua comparsa nella parte orientale e si muove gradualmente: così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Sarà minima, alla Sua prima apparizione, e diventerà via via più grande, fino a che ogni occhio lo vedrà… i malvagi… lo attribuiranno ad una causa naturale. Essi probabilmente supporranno si tratti di due grandi comete entrate in contatto l’una con l’altra.

Qui si aggiunge il fatto che questo grande segno, qualunque esso sia, arrivi gradualmente da est, come il sole, crescente e brillante, fino a che verrà visto da tutta la terra.

Naturalmente, questo combacia con quanto detto dal Salvatore, mentre parlava della luce che emerge da est. Anche il commento aggiuntivo che le persone sulla terra possano pensare si tratti di due comete che si scontrino nel cielo, e non una cometa soltanto, è interessante.

Forse, come fratello D. Kelly Ogden ha detto, facendo riferimento a Joseph Fielding Smith, il “Grande Segno” non è altro che il Signore stesso, che ritorna in gloria con una miriade di altri che erediteranno il regno celeste: uno spettacolo senza precedenti che la gente sulla terra attribuirà semplicemente ad un evento astronomico.

In ogni caso, un tale evento che cambierà letteralmente la terra, è talmente significativo che, così come i profeti non erano i soli nel prevedere la prima venuta di Cristo, anche altri sono stati ispirati a guardare al futuro verso la Sua seconda Venuta.

Normalmente pensiamo alle fedi abramitiche; le credenze cristiane generalmente parlano di un Cristo che ritornerà, il popolo di Giuda aspetta il Messia e l’Islam attende la venuta del Mahdi che, credono, sarà accompagnato da Gesù e da Maometto.

Altri gruppi religiosi come i buddisti e la Ba’hai hanno aspettative simili.

Questa convinzione si può trovare anche tra i vari popoli indigeni di tutto il mondo. Gli Hopi nativo-americani sono tra di essi: insegnano che la fine del nostro mondo, che essi chiamano Quarto Mondo, avverrà alla conclusione di nove profezie, otto dei quali già compiute, che includeranno l’arrivo di un stella blu.

Allo stesso modo, il popolo Maya aspettava il ritorno di esseri sacri il cui arrivo sarà annunciato da una stella.

In conclusione, i Santi degli Ultimi Giorni non sono gli unici che guardano al cielo per la venuta di un messia, un Salvatore, un portatore di verità, di giustizia e di un nuovo mondo.

Lo fanno anche un gran numero di altre fedi, persone e culture; molti di loro sono in attesa della manifestazione che verrà annunciata da un nuovo spettacolo nel cielo. Le parole di Cristo non sono mai sembrate più applicabili:

“Perciò anche voi siate pronti, perché nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà.” (Matteo 24: 44)

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Questo articolo è stato scritto da Warren Aston e pubblicato sul sito ldsmag.com. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.