Cosa accadde subito dopo l’ascesa di Costantino? In che modo il Cristianesimo, da religione perseguitata e stigmatizzata, divenne la religione ufficiale dell’Impero Romano?

E che effetto ebbe la caduta dell’Impero Romano sulla figura del vescovo di Roma? Di seguito una breve panoramica degli eventi salienti.

L’ascesa del Cristianesimo

Dopo una controversa conversione al Cristianesimo, Costantino comincia ad esortare i cittadini pagani a convertirsi.

Poco a poco i Cristiani finiscono per ricoprire posizioni governative di rilievo, il clero ottiene degli sgravi fiscali e nel 330 d.C.Costantino decide di spostare la capitale dell’Impero Romano da Roma alla nuova città cristiana appena costruita, Costantinopoli.

Data la sua natura di importante città commerciale, Costantinopoli costituisce il centro del mondo economico—la porta d’accesso al Mar Nero dal Mediterraneo.

Vanta una posizione militare strategica, in quanto situata al centro della più logica via di accesso all’Impero dall’Oriente. Costantino costruisce una straordinaria serie di sistemi di difesa che avrebbero protetto la città per centinaia di anni.

Ancora oggi è possibile vedere le rovine delle mura su Google Earth.

Tuttavia, dopo la sua morte, il suo successore (e cugino), l’imperatore Giuliano si converte al Paganesimo e tenta di soppiantare il Cristianesimo ormai in ascesa, ma con scarsi risultati.

Muore nel 363 d.C., guadagnandosi l’appellativo di Giuliano “l’Apostata”. Nel 380 d.C., a seguito dell’Editto di Tessalonica indetto dall’Imperatore Teodosio, il Cristianesimo niceno diventa la religione ufficiale di Roma. 

Nonostante questo, c’è ancora molto fermento all’interno della Chiesa, soprattutto per quanto riguarda il Credo Niceno e l’Arianesimo, di cui abbiamo parlato in un articolo precedente.

Così, nel 380 Teodosio convoca il Primo Concilio di Costantinopoli, che afferma e amplia il Credo Niceno.

Le denominazioni cristiane non Nicene vengono “anatemizzate” e (sotto il consiglio di Ambrogio, vescovo di Milano) Teodosio continua a promulgare editti contro il Paganesimo fino al 390 d.C. 

La creazione del Canone biblico e la caduta dell’Impero Romano

la bibbia

Fonte: mormonhub.com

I templi pagani vengono distrutti, i sacrifici proibiti, i giochi olimpici aboliti, i Cristiani iniziano a cesellare delle croci sulle statue pagane. È un periodo molto duro per i Pagani.

Tra le altre cose, il IV secolo è un secolo cruciale per lo sviluppo del canone biblico. La questione era stata sollevata durante i numerosi concili e alla fine del secolo si era generalmente capito quali libri fossero legittimi e quali no. 

Alla morte di Teodosio, l’Impero è di nuovo diviso in Impero Orientale e Occidentale – la metà Orientale prospera, mentre la metà Occidentale si avvia verso l’inevitabile disfatta.

È costantemente sotto attacco da parte delle tribù germaniche del nord, soffre economicamente e la leadership è carente. Nel 410 i Visigoti saccheggiano Roma. Nel 455 i Vandali la saccheggiano di nuovo.

Altre parti dell’Impero d’Occidente vengono conquistate, e nel 476 d.C., Roma viene invasa dalle tribù germaniche e l’Impero Romano d’Occidente crolla definitivamente.

Ma nel bel mezzo della caduta dell’Occidente, in Oriente si svolgono ancora dei concili ecumenici. Teodosio II convoca il Primo Concilio di Efeso nel 431 d.C. e più tardi nel 451 d.C. l’imperatore Marciano convoca il Concilio di Calcedonia.

Entrambi i concili trattano ulteriormente la questione della natura divina di Gesù Cristo. 

La questione del vescovo di Roma

L’ascesa di CostantinoIn tutto questo, non bisogna dimenticare l’ascesa della figura del vescovo di Roma. Nel V secolo il titolo di “Papa” è sempre più strettamente legato a quest’ultimo, il quale finirà con l’esercitare autorità su tutta la Chiesa Cattolica Romana, cosa che però non si verificò nel giro di una notte.

Alcuni potrebbero storcere il naso, ma altri concordano sul fatto che la supremazia papale si sia sviluppata nel tempo. 

Con la morte degli apostoli, il governo della chiesa ricadde sui vescovi locali. Alcuni vescovi erano più influenti di altri.

Per esempio, mentre il vescovo di Roma aveva giurisdizione su alcune province, molti credono che il Canone 6 del Credo Niceno del 325 d.C. dimostri che la sua autorità su tutta la chiesa non fosse ancora riconosciuta, e che i vescovi di Alessandria e Antiochia avessero giurisdizione anche su altre parti della chiesa. 

Il declino e la caduta dell’Impero Romano d’Occidente segnano un momento di svolta in questa evoluzione. Mentre l’autorità civile di Roma si indebolisce, il Papa inizia a colmare le lacune.

Per esempio, Papa Leone I negozia con gli invasori in molteplici occasioni, Attila l’Unno nel 452 e i Vandali nel 455, per citarne alcuni, con notevole successo. 

Quindi, da un lato Leone esercita una certa misura di potere civile, dall’altro spinge per il riconoscimento della supremazia religiosa papale.

Riconosce l’importanza di una figura centrale che faccia da guida e promuove l’idea, come alcuni prima di lui, che in qualità di vescovo di Roma egli sia l’erede (e parli per conto) dell’apostolo Pietro.

L’autorità civile e quella religiosa cominciano a fondersi più che mai.

Per tutto il VI secolo assistiamo allo sviluppo di questo processo, mentre Roma passa da un’invasione all’altra, e il clero è in gran parte lasciato a raccogliere i cocci.

Nel frattempo, nel 530 l’imperatore Giustiniano I costruisce la grande Hagia Sophia (ovvero la basilica di Santa Sofia) e nel 553, contro la volontà del Papa, convoca il Secondo Concilio di Costantinopoli.

Il Cristianesimo continua a diffondersi in tutto il mondo antico anche durante il corso del VI secolo, mentre le tensioni tra la Chiesa d’Oriente e quella d’Occidente aumentano.