Puoi spiegarmi perché ci vuole un anno dopo la loro morte per battezzare qualcuno al tempio?

I battesimi per i morti

La risposta più semplice e più diretta alla tua domanda è… perché la Chiesa ha deciso questa regola.

La Chiesa ha molte regole, che usano per guidare la chiesa e i membri sulla retta via, e vengono usate per combattere gli errori o i malintesi. Con il tempo, quando le cose cambiano anche la Chiesa può cambiare queste regole, o rimuoverle come dettano le circostanze.

L’origine di questa regola di cui mi hai chiesto è molto interessante. Tra la fine della chiamata a profeta di Presidente Joseph F. Smith, e l’inizio di quella di Presidente Heber J. Grant, si sviluppò una tendenza tra i membri, di richiedere il lavoro di tempio in modo urgente, e di farlo abbastanza velocemente da permettere alla persona morta di essere sepolta con gli abiti del tempio.

I dirigenti della chiesa trovarono questa tendenza molto inquietante, perché non volevano che i membri associassero agli abiti del tempio delle qualità “magiche” che venivano poi conferite sulla persona appena morta; nè volevano che le ordinanze del tempio fossero viste come una spunta da barrare sulla via per la salvezza; nè infine volevano incoraggiare l’idea che uno poteva rifiutarsi di andare al tempio per tutta la loro vita per poi farsi fare tutto il lavoro appena morti.

Perciò i dirigenti della chiesa crearono la regola di aspettare un anno dopo la morte, prima che ogni lavoro di tempio sia fatto. Questa regola sembra aver raggiunto questi scopi, in parte.

Essendo una regola creata dalla Chiesa, quest’ultima può rimuoverla del tutto in una data futura, oppure concedere delle eccezioni alla regola; queste eccezioni potrebbero essere concesse nel caso in cui delle persone che si stavano preparando attivamente e desideravano ardentemente andare al tempio sono morte prima che ciò potesse succedere.