Ricorderete il film “Passa il favore” (Un Sogno per Domani) in cui Trevor, un bambino di 11 anni, decide di compiere delle buone azioni per cambiare in meglio il mondo e chiede, a chi le riceve, di compiere a loro volta una buona azione.

Si innesca, così, un meccanismo dal nome “passa il favore”..

Similmente, nella realtà, abbiamo assistito ad un episodio in cui un atto di gentilezza ha portato benefici fino all’altra parte del mondo.

E’ la storia di Alfredo Filippella che, con il suo desiderio di emulare una buona azione e “passare il favore”, sostiene costantemente, con il suo talento musicale, una comunità mormone in Italia.

Ma facciamo un passo indietro.

Il sostegno dei fedeli mormoni ai fedeli cattolici

Correva l’anno 1870, quando i pionieri mormoni si insediarono nell’area di St.George, Utah, e mostrarono la loro devozione al Signore iniziando a costruire un Tabernacolo per avere un luogo in cui svolgere le proprie riunioni ed eventi.

Al tempo della sua dedicazione, c’erano centinaia di minatori nella vicina zona di Silver Reef, di fede cattolica, la cui chiese erano ancora in costruzione.

Padre Lawrence Scanlan, sacerdote cattolico, confidò la sue preoccupazioni in merito alla mancanza di un luogo di riunione per i suoi fedeli, a John Macfarlane, un geometra che lavorava in zona, nonché direttore del coro mormone di St.George.  

Così, Macfarlane, con il sostegno dell’apostolo Erastus Snow, fece in modo che il nuovo tabernacolo mormone potesse ospitare la messa cattolica, che ebbe luogo poco dopo, con una congregazione di circa 3000 membri cattolici e qualche curioso membro mormone.

Il sostegno dei fedeli cattolici ai fedeli mormoni

A distanza di oltre 100 anni, dall’altra parte del mondo, a Salerno, sud Italia, un membro della chiesa cattolica, Alfredo Filippella, incontrò i missionari e decise di acquistare un libro per conoscere qualcosa in più sulla chiesa di Gesù Cristo.

Fu così che apprese la storia dei minatori cattolici ospitati nel tabernacolo mormone per condurre la propria messa.

Con un grande senso di gratitudine, decise di “passare il favore” e ripagare in qualche modo per quell’atto di gentilezza.

Non molto tempo dopo, nel Ramo di Battipaglia, la chiesa di Gesù Cristo più vicina a Salerno, Sara Mondelli, la pianista che sin da piccola aveva accompagnato la congregazione nel canto, si trasferì per seguire i suoi studi universitari altrove, lasciando il suo Ramo senza qualcuno che potesse suonare l’organo.

Fu allora che Alfredo, organista di una chiesa cattolica a Salerno, si offrì di suonare tutte le domeniche per la congregazione mormone.

Ad oggi, sono circa 12 anni che Alfredo frequenta fedelmente la Chiesa di Gesù Cristo la domenica mattina per offrire il suo servizio, e poi si reca nella sua chiesa cattolica al pomeriggio per suonare per loro.

Inoltre, ogni anno, in prossimità del Natale, organizza un coro con partecipanti di entrambe le fedi, per cantare inni di entrambe le fedi, unendosi “in un solo cuore e una sola mente” per lodare il Signore.

Quali grandi gesti di umiltà, amore incondizionato e devozione, da cui noi tutti possiamo prendere esempio per servire il nostro prossimo e seguire il comandamento di Gesù Cristo di “amare il nostro prossimo come noi stessi”.

Per citare le parole dell’inno: “Come vi ho amati, abbiate in cuore, l’uno per l’altro lo stesso amore. E voi sarete discepoli miei se avrete amor sino alla fine” (Inno 197).